Piaggio e i dazi americani sulla Vespa, una sciagura per Pontedera

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Cieli tempestosi su Pontedera dove viene prodotta la Vespa di Piaggio, ora a rischio, dopo i dazi americani minacciati dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nei giorni scorsi.

Seguendo le indicazioni dell’inquilino della Casa Bianca, al vaglio dell’amministrazione americana ci sarebbe l’intenzione di imporre dazi su alcuni prodotti europei, come il formaggio francese Roquefort, l’acqua Perrier di proprietà della Nestlé (che produce anche la San Pellegrino) e gli scooter Vespa dell’italiana Piaggio. Una mossa in risposta al bando UE sulla carne di manzo USA di bovini trattati con gli ormoni.

La notizia di possibili dazi “punitivi” ha messo in subbuglio i lavoratori della fabbrica pisana, mentre sembra meno preoccupata la stessa azienda. O forse vuol farlo solo sembrare, visto che durante l’incontro di qualche mese fa, con i sindacati, Piaggio metteva in evidenza il problema dei dazi e di come inizino a diventare un “elemento di politica industriale”.

Presso lo stabilimento di Pontedera si producono la vespa e gli scooter destinati all’America. Qualora i dazi entrassero in vigore, “comporterebbe dei problemi perché da anni a Pontedera stanno lavorando in regime di contratti di solidarietà, cioè una riduzione generalizzata degli orari di lavoro”.

A lanciare l’allarme è il sindacato FIOM. “Ci convincono poco le soluzioni propagandate dall’azienda sul come aggirare gli eventuali dazi andando ad esportare in America la Vespa costruita negli stabilimenti in Vietnam”, commenta Massimo Braccini coordinatore nazionale FIOM gruppo Piaggio.

I vertici cercano di buttare acqua sul fuoco “la produzione per quel mercato ha una incidenza percentuale bassa sul complesso della produzione”; anche il titolo in Borsa dopo aver reagito male alla notizia, ha recuperato terreno, ma le tensioni restano e le rassicurazioni ai dipendenti non bastano.

Articolo tratto da QuiFinanza.it

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