Retrofit e la nuova vita dei veicoli d’epoca

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Il Retrofit sta dilangando prepotentemente in tutta Europa e a ritmi vertiginosi, tante sono le officine che hanno deciso di riconvertirsi e tante invece hanno aperto i battenti, ma non tutti sanno dell’esistenza di questa pratica che consiste nel trasformare un classico veicolo con motore endotermico, non più a norma in quanto inquinante in un veicolo elettrico, quindi green, e dai consumi bassissimi.

Il Retrofit trova maggiormente applicazione su veicoli di interesse storico, molti appassionati di Auto e Moto d’epoca, si sono ritrovati durante un restauro integrale, particolarmente impegnativo, davanti ad una scelta, ricostruire il motore da zero o installare un elettrico?

L’Italia, con il suo patrimonio di mezzi d’epoca perfettamente restaurati e a regola d’arte, è stata la prima nazione in Europa ad approvare il Retrofit emanando un Decreto Legge, il D.L. 134/2012, che di fatto ne autorizza la conversione da mezzo endotermico, chiarendone la prassi di omologazione su autovetture, autobus e mezzi pesanti.

Tale riconoscimento legislativo, ha permesso la nascita di un vero e proprio Settore fatto da Aziende dedite alla progettazione e realizzazione di Kit di trasformazione e una rete di Officine specializzate per l’Installazione dei nuovi propulsori, sono l’Italia conta circa 25 officine e tante altre sono in procinto di aprire.

Tra le officine pioniere di questa pratica ne abbiamo stilato un elenco, che con molta probabilità risulterà non aggiornato ma rende l’idea di chi è dedito all’improvvisazione da chi invece effettua questo lavoro con solerzia, sicurezza e professionalità, di seguito l’elenco di queste officine:

AZIENDACITTA’INDIRIZZO EMAILSITO WEB
Newtron ItaliaRomainfo@kitnewtron.itkitnewtron.it
Car ServiceRomacarservice2002roma.com
ZcarRomainfo@ezcar.itezcar.it
Officine AmarcordRomainfo@officineamarcord.comofficineamarcord.com
Officine RuggentiMilanoinfo@officineruggenti.comofficineruggenti.com
EyesvehiclesGorgonzola (MI)info@eyesvehicles.comeyesvehicles.com
Vintage GarageSolbiate con Cagno (CO)info@vintagenewlife.comvintagenewlife.com
Sonoelettrica.it srlMilanocontatti@sonoelettrica.itsonoelettrica.it
Elettro Velocipedi Alberti (Eva)Potenzainfo@elettrovelocipedialberti.comelettrovelocipedialberti.com
eLabDriveParmainfo@edrivelab.itedrivelab.it
Eyes GroupModenaeyesvehicles.come
Nsu PrinzImola (BO)fausto@alice.itnsuprinz.it
MotovelociRiminiinfo@motoveloci.itmotoveloci.it
Green Vehicles SrlJesi (AN)info@greenvehiclesitalia.comgreenvehiclesitalia.com
Autofficina Sergio SanguinTorreglia (PD)info@autofficinasanguin.comautofficinasanguin.com
Officina Pertile S.a.s. di Pertile Loris & C.Roveredo di Guà (VR)assistenza.auto@officinapertile.itofficinapertile.it
Bike e-BikePieve D’Alpago (BL)dallantonia.com
Cima Electric MotorsCreazzo (VI)info@cimamotori.comcimamotori.azurewebsites.net
BoxeSan Giovanni Rotondo (FG)green@box-e.itbox-e.it
SelfenergysystemAndria (BT)selfenergysystem.it
Gruppo PrettoPonsacco (PI)info@gruppopretto.itgruppopretto.it
SMREUmbertide (PG)info@smre.it
Officine GentileTorinoinfo@officinegentile.itofficinegentile.it/
E-CO s.r.l.Torinoinfo@eco-hev.comwww.eco-hev.com

Il Retrofit spacca il fronte dei tanti appassionati mezzi d’epoca specialmente in Italia, molti ritengono questa pratica un sacrilegio che inficia l’originalità del mezzo per il solo fatto di dover rinunciare al rombo e alle prestazioni di una vettura sportiva degli anni 60/70 di pregio; altri appassionati invece non escludono di approcciare a tale evenienza a causa della reale impossibilità di reperire ricambi d’epoca anche presso ditte specializzate…quindi ne fanno una questione di praticità ed economicità.

In Europa invece la situazione è ben diversa, molti appassionati di mezzi d’epoca sono attratti per lo più da veicoli italiani di marchi prestigiosi quali Alfa Romeo, Maserati, Lamborghini, Ferrari…ecc, per questi veicoli la reperibilità di ricambi è forse l’aspetto più complesso in una fase di restauro, basti pensare alla difficoltà che si potrebbero incontrare nella ricostruzione totale di un motore, sarebbe una sfida titanica ed onerosa che in certi casi porterebbe inevitabilmente all’abbandono del progetto.

Ma vediamo di approfondire gli aspetti tecnici del Retrofit, in che cosa consiste?

Il Retrofit consiste nel sostituire il motore endotermico tradizionale con un kit composto da carica-batteria, batterie agli ioni di litio, motore elettrico e dispositivi ausiliari, si parla quindi di un complesso trapianto di “cuore” che tiene in considerazione anche l’installazione di attacchi motore, sistemi di controllo, cablaggio, accumulatori, nicchie per le batterie, trasmissione ed impianto elettrico il tutto peraltro dedicato in quanto non può essere universale.

Oltre l’aspetto relativo all’Installazione del Kit di conversione, è onere dell’Officina Specializzata, predisporre tutta la documentazione relativa all’Omologazione del Veicolo in base alle nuove specifiche…e questo per meglio dire è forse l’aspetto più delicato.

L’Installatore Specializzato, dovrà presentare alla Motorizzazione Civile, dovrà compilare i quattro allegati identificati come Modello A, B, C, D ed E, presenti nel Decreto legge n.219/2015 dove specifica integralmente tutti dati tecnici relativi alla riqualificazione elettrica eseguita, con conseguente richiesta di idoneità all’omologazione e conformità del sistema di riqualificazione elettrica.

L’omologazione del veicolo è un operazione che obbligatoriamente deve essere autorizzata dal Ministero dei Trasporti per il tramite della Motorizzazione Civile la quale, dopo una controllo tecnico, attesta che il “Retrofit” di fatto non ha alterato le originarie caratteristiche del veicolo sia in termini di prestazioni che di sicurezza, inoltre attesta che tale pratica non inficia sulle condizioni originarie del veicolo in merito agli agenti di corrosione e di invecchiamento a cui potrebbe essere esposto.

Ultimo e fondamentale passaggio è la trascrizione della nuova omologazione a Libretto di Circolazione, per questo la Motorizzazione chiede, in ultima istanza, un nulla osta preventivo al costruttore del veicolo per far certificare che le modifiche apportate non inficino in alcun modo sulle specifiche di costruzione dell’epoca, ritenendo altresì di essere invece migliorative rispetto al passato.

Completate tutte le verifiche e avendo ottenuto il nulla osta a procedere dalla Casa Madre del Veicolo, viene trascritta sul Libretto di Circolazione l’Omologazione a Veicolo Elettrico del mezzo.

Questa procedura in Italia risulta, come tutto, particolarmente ostica e lunga, il Europa la situazione è molto diversa motivo per cui in Germania ad esempio vi sono più veicolo Tuning omologati rispetto al resto del mondo; nello specifico in Germania l’Ente che si occupa di Certificazioni e Omogazione, il TUV, semplifica di molto questo aspetto rendendo diffusa la pratica della riconversione in elettrico oppure il Tuning Estremo.

Ritornando a quanto già detto in precedenza, il Retrofit interessa per più in Italia ed in Europa la riconversione dei Veicoli di Interesse Storico ed in merito a questa situazione c’è tanta resistenza anche da parte di alcune associazione di Auto Storiche, la FIVA ad esempio, pur riconoscendo legalmente l’impianto normativo della pratica di omologazione, non apprezza tale pratica ritenendo che le Auto d’Epoca convertite all’elettrico di fatto non posso essere più considerate d’Epoca e quindi di Interesse Storico!

In pratica, non prende una posizione netta sull’argomento, ma suggerisce solo una profonda riflessione sulla “pratica” ma di contro, non può non riconoscere la storicità del Veicolo infatti, contraddicendosi fa sapere: “raccomandiamo vivamente che le modifiche siano reversibili, con tutti i componenti originali contrassegnati e conservati in modo sicuro, per poter essere reinstallati al loro posto in futuro, se lo si desidera, e riportare l’auto d’epoca alle condizioni di origine”.

Un escamotage: conservare tutti i componenti d’origine

Se siete arrivati alla fine di questo Articolo, con molta probabilità, siete interessati anche, giustamente, agli aspetti pratici che comporta una Retrofit…svisceriamo quindi i costi di trasformazione del Veicolo.

Iniziamo col dire che i costi di trasformazione variano da Veicolo in Veicolo, bisogna analizzare tante variabili…tipo ad esempio, le modifiche all’abitacolo e alla scocca del veicolo, la progettazione minuziosa degli spazi per l’alloggiamento degli accumulatori, le esigenze del cliente in termini di percorrenza media al 100% della ricarica e naturalmente le condizioni generali del veicolo su cui deve essere eseguita la riconversione.

Oggi lo Stato Italiano incentiva il Retrofit stanziando per il biennio 2020/2021, un contributo statale pari a 3500 € a Veicolo…e questo è già un grosso aiuto ma si potrebbe pure fare di più visto che in Europa, la Francia, stanzia 5000 € per le auto e 1000 € per le moto – al quale eventualmente si aggiunge un incentivo Regionale aggiuntivo.

I costi di Retrofit mediamente, comprensivi di omologazione, sono variabili e si aggirano indicativamente:

Soli costi di Manodopera: tra i 5.000 e i 7.000 €;

Le batterie incidono maggiormente sul costo del Retrofit, passiamo infatti da 5000 € per una batteria da 10 kWh che consente una percorrenza media di 50 Km (variabile a seconda del peso del veicolo e del carico a cui è sottoposto lo stesso), fino ad arrivare a 10.000 € per una batteria da 20 kWh che consente una percorrenza media di 100 km.

Come è plausibile, questo di tipo di conversione, ha come unico limite l’immaginazione, è possibile effettuare dei Retrofit personalizzati prevedendo ad esempio delle configurazioni a due motori o magari anche del tipo 4×4, ma in questo caso i costi possono cambiare anche di molto il tutto è inversamente proporzionale alla grandezza delle tasche dei proprietari dei veicoli!

Una cosa è certa, a lavoro finito non si spende mai meno di 20.000 € a meno che non vengano fatta delle rinunce in termini di percorrenza media e ricordatevi una cosa è certa, dimenticate velocità e rombo da formula uno…le auto elettriche non producono alcun rumore se non il rollio dei pneumatici e soprattutto difficilmente superano i 120 km/h.

Per chi fosse interessato al Retrofit per Moto e Scooter, sappia che l’Italia ha già inoltrato una Bozza di decreto a Bruxelles e che quindi, proprio come succede per le Automobili, già nel primo semestre del 2021 potremmo avere regole e procedure certe, a patto, che i costi e gli incentivi siano allettanti.

ARTICOLO TRATTO DA: ultimedalcosmo.it

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